Prevenire i furti in casa
Il problema dei furti non è solo italiano ma europeo, benché in Italia ci sia stato il maggior incremento percentuale rispetto agli altri paesi (+61%).
Inoltre questo incremento è stato pressoché costante negli anni: analizzando i dati forniti dal Ministero dell’Interno si nota un aumento, leggero ma costante, nel corso degli anni, con un’impennata dopo il 2010.
Un altro dato interessante è la distribuzione dei furti in casa sul territorio: le provincie del nord Italia sono le più colpite dai topi d’appartamento, con un picco di furti concentrati nella zona del nord ovest, mentre le provincie del sud sono a rischio basso o molto basso.
Quindi cosa bisogna fare? E’ possibile prevenire i furti in casa ? Analizzando alcuni dati è possibile stabilire dove è più probabile che un furto avvenga in futuro.
Il modello predittivo
Questo modello previsionale identifica le aree dove maggiore è la probabilità che un reato accada sulla base di alcuni fattori di rischio e protettivi.
I fattori di rischio sono elementi che aumentano la possibilità che una abitazione venga “visitata” dai ladri e sono di diversa natura e di diversa influenza:
Fattori a forte influenza (rischio maggiore):
Alta densità di furti in abitazione
Alta densità abitativa
Alti valori immobiliari
Fattori a media influenza (rischio leggero):
Alta percentuale di anziani residenti
Presenza di Negozi «Compro Oro»
Presenza di edilizia residenziale pubblica
Fattori a bassa o nulla influenza (rischio molto basso):
Alta percentuale di stranieri residenti
Bassa densità abitativa
Bassi valori immobiliari
Presenza di campi nomadi
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Esistono, poi, anche i fattori protettivi, ovvero quelle caratteristiche della zona o delle abitazioni che scoraggiano i ladri d’appartamento:
- Presenza di caserme o presidi di Forze di Polizia
- Presenza di abitazioni dotate di allarmi
- Presenza di strutture legate a Istituti di Vigilanza privati che effettuano ronde e pattugliamenti costanti
Tutti questi fattori, uniti insieme, danno origine a mappe previsionali, ovvero mappe che identificano zone della città in cui è più probabile che avvengano furti in casa prima che questi avvengano. Queste mappe, spesso, danno come risultato che le zone della città più colpite dai ladri sono il centro storico e le aree limitrofe, ma a volte risultano a rischio anche zone periferiche, specialmente se si tratta di zone residenziali di pregio.
Questi dati, corredati dalle mappe previsionali, possono aiutare a prevenire efficacemente i furti in casa prima che questi vengano commessi (in alcune città l’utilizzo di questa metodologia ha portato a una predizione del reato pari a quasi il 50% dei reati commessi effettivamente).
Utilizzando questi dati e migliorandone la qualità sarà possibile sviluppare previsioni che siano sempre più mirate e precise e adottare politiche di prevenzione più efficaci.
Non solo le Forze di Polizia potrebbero usare questi strumenti per orientare le proprie attività nelle aree più a rischio, ma anche i semplici cittadini potrebbero ricavarne enormi benefici, essendo informati e responsabilizzati sui rischi della loro area per poter adottare accorgimenti in grado di scoraggiare gli autori di reato (come rivolgersi a un Istituto di Vigilanza per l’installazione di un impianto di allarme o per un servizio di pattugliamento)
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