Normative antifurti e impianti antintrusione 2018
Numerose sono le normative antifurti vigenti in campo di antintrusione e di allarmi casa . Come per gli anni passati anche nel 2018 sono diverse le normative che interessano la sicurezza . Poiché quando si decide di installare un impianto di antifurti ci si aspetta che questo sia stato fatto a “regola d’arte” è necessario conoscere la normativa applicabile in questo campo per capire se l’impianto risponde alle norme imposte dalla legge; di seguito le principali norme, leggi e normative che si applicano in campo di antifurti.
normative antifurti : Legge 46/90
La legge 46/90, valida ancora in alcuni suoi articoli, è la legge italiana emanata per regolamentare la sicurezza degli impianti elettrici, radiotelevisivi ed elettronici in genere. Infatti all’art. 7 vengono esposti i criteri per la realizzazione dei sistemi antintrusione e antieffrazione. La legge italiana fa riferimento alle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano, le norme CEI e in particolare alla norma CEI 79-3.
normative antifurti : Decreto 37/08
Il Decreto 37/08, che abroga quasi tutta la legge 46/09, definisce i requisiti tecnico professionali degli operatori del settore e sopratutto degli installatori, l’obbligo di progettazione degli impianti e alcune specifiche di conformità alla norme di Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione Europea.
normative antifurti : Norma CEI 79-3
La legge CEI 79-3, aggiornata a maggio 2012 è specifica sugli impianti di allarme intrusione e rapina. La normativa ha lo scopo di descrivere la progettazione, la realizzazione, l’impianto, il collaudo e la manutenzione degli impianti di allarme antintrusione e rapina in modo da stabilire i criteri adatti ed evitare al minimo gli allarmi non conformi.
Le principali novità dell’aggiornamento riguardanol’allineamento con la terminologia e la nomenclatura e con la logica di classificazione dei sistemi di allarme intrusione e rapina definiti dalla Norma CEI EN 50131-1 a cui si aggiungono alcune sezioni tratte dalla guida di applicazione della normativa CEI CLC/ TS 50131-7:2010.
La normativa CEI 79-3 classifica gli impianti su 3 livelli di prestazione e 5 categorie di tipologie di rischio: unità abitativa (commerciale), cassaforte, caveau (locale corazzato), insediamento industriale (commerciale) e unità abitativa isolata. L’impianto viene analizzato nei suoi 3 sottosistemi che lo compongono: sottosistema rivelatori, sottosistema apparati centrali e opzionali e sottosistema dispositivi di allarme. Utilizzando le tabelle indicate è possibile risalire direttamente al livello di prestazione di ciascun sottosistema in funzione del grado di sicurezza, del tipo e della disposizione dei componenti.
Un aspetto aggiuntivo a carattere innovativo è stato introdotto da quest’edizione della norma ed è un allegato informativo che descrive le competenze delle persone responsabili della valutazione del rischio, della progettazione, dell’installazione, della manutenzione e riparazione di un impianto di allarme antintrusione, con il dettaglio della qualifica e della formazione richiesta.
Nonostante la normativa sia dettagliata in tutte le sue parti,non esistono delle vere e proprio prescrizioni ma solo dei “consigli” , si nota infatti la ricorrenza dei termini dovrebbe”“dovrebbero”.
normative antifurti : Dichiarazione di conformità
Ovviamente la dichiarazione CE di conformità deve essere presente sugli impianti che si installano, tale dichiarazione infatti garantisce che il prodotto è conforme alle direttive europee applicabili in materia di impianti antifurti.
scegliete quindi sempre prodotti di qualità e installati da professionisti. il web offre moltissimo prodotti a basso costo ma non sempre abbiamo la certezza che nel produrlo abbiano rispettato le normative vigenti .
ricordiamo inoltre che anche per i 2018 è possibile ottenere la detrazione fiscale per allarmi
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